sabato 21 gennaio 2012

Area C. Genesi e futuro

 
I numeri mi piacciono.
Sarà Cartesio, sarà la Bocconi, sarà che l’approccio scientifico ai problemi è l’unico che ci permette di evitare che si riduca tutto ad una disputa un po’ demagogica e strumentale, fondata sull’appartenenza politica all’uno o all’altro schieramento, sulla difesa aprioristica di questo o di quell’altro piccolo interesse di bottega.
E allora, se avete voglia di leggere un racconto “scientifico” di Area C, cliccate qui. È il dossier preparato da Amat (la nostra agenzia per la mobilità, l’ambiente e il territorio) che valuta i nuovi scenari di regolamentazione degli accessi alla cerchia dei bastioni. Interessantissimo.
Dossier che, a sua volta, si basa sulla sintesi conclusiva dei risultati di Ecopass, scritta dai saggi di nomina morattiana nel marzo 2011 (clicca qui!). Curioso leggere che, proprio da quel documento, arrivava chiara l'indicazione di proseguire sulla strada presa:

"Sulla base delle valutazioni sugli effetti dell’Ecopass e sulle possibili politiche alternative, la Commissione è pervenuta alla conclusione che occorra rendere stabilii risultati raggiunti sul calo delle concentrazioni inquinanti e incidere ancora di piùsui livelli di concentrazione delle polveri sottili PM10 e PM2,5".
Come?

"Intensificare la lotta all’inquinamento e agire sui livelli di traffico comporta un passo in avanti che agisca con maggiore e permanente efficacia con un provvedimento congiunto di Pollution e Congestion Charge. Gli aspetti di carattere ambientale (Pollution Charge) sono insiti  nell’individuazione dei mezzi per i quali è consentito o vietato l’ingresso all’interno in area Ecopass e nella differenziazione del ticketing tra mezzi leggeri e mezzi pesanti, alla luce dell’incidenza del particolato non-esausto e degli effetti sulla sua risospensione. Gli aspetti legati alla riduzione del traffico (Congestion Charge) sono dati dal ticketing applicato a tutte le restanti classi veicolari".
Ecopass, infatti, (che ho sempre ritenuto un provvedimento che andava nella direzione giusta), ha avuto risultati importanti, tra cui:
  • -16% riduzione traffico nei bastioni
  • -21% incidenti
  • +12% velocità commerciale
  • -30% PM10 allo scarico
Ma...era ormai scaduto in termini di efficacia: il parco auto si era ampiamente rinnovato (portando alla ribalta tecnologie di nicchia quali gpl e metano), tanto che nel giugno 2010 pagava solamente il 14% delle vetture che entravano nella ZTL.
Ma soprattutto (e questo è il dato più importante), due terzi del PM10 nella ZTL non era (non è!) prodotto dal gas di scarico, bensì da fenomeni di attrito come freni, frizioni, rotolamento degli pneumatici.
E' da qui che nasce la decisione di modificare il provvedimento trasformandolo in una tariffa per la congestione, più che per l'inquinamento.
Gli obiettivi? Ridurre il traffico nella ZTL tra il 20 e il 30%, ridurre le emissioni del 20%, e sopratttto porre le condizioni (anche economiche) per sviluppare quella rete di mobilità dolce che con 600 auto ogni 1000 abitanti facciamo un’immensa fatica a costituire.
Ci siamo riuscendo?
I risultati dei primi giorni (con riduzioni del traffico vicine anche al 40%) sono senz'altro un segnale incoraggiante, a cui si somma un +10% nell'uso del bike sharing e un +16% sui mezzi pubblici, senza che questo abbia comportato il tilt del sistema.
Ma bisogna andare cauti. Sappiamo che gli inquinanti non diminuiranno in fretta e non diminuiranno facilmente, senza una serie di provvedimenti su tanti altri fronti.
E poi teniamo sempre ben in mente se vogliamo essere gli attori di una nuova stagione politica non dobbiamo governare con l’orgoglio: dobbiamo metterci nell’ottica che ogni provvedimento, in quanto umano, è perfettibile, e che se ci si accorge di aver fatto qualche piccolo errore lo si dice e si lavora insieme per correggerlo, senza che questo sia considerato una "goffa retromarcia di dilettanti allo sbaraglio".
Per tutto il resto... vi lascio al mio intervento in aula.

domenica 15 gennaio 2012

Area C secondo Michele Serra


Al di là di tutti i punti critici e dei margini di miglioramento del provvedimento Area C (che come ogni azione umana è perfettibile), credo che il nodo cruciale di tutta la questione sia proprio questo: l'incredibile difficoltà di rompere i recinti dei piccoli interessi dell'io e aprirli all'immenso bene del noi.
Come ha dichiarato Tabacci qualche tempo fa, "la sfida di Monti è quella di chiedere al cittadino portatore di interessi legittimi di rinunciare a qualcosa in virtù del fatto che come cittadino consumatore acquisirà una serie di vantaggi. Lo stesso succede con Area C. Bisogna superare i piccoli egoismi, gli interessi particolari per  guadagnare una città dove tutti possano vivere meglio".

Michele Serra, nella sua "Amaca" del 12 gennaio, lo racconta così:

Abito nella famosa "area C" di Milano e l' idea di pagare un ticket per entrare e uscire in macchina da casa mia (oltre le quaranta volte all' anno, che sono gratuite) mi irrita profondamente. Proprio per questo sono favorevole al provvedimento della giunta Pisapia. Perché, come tutti i provvedimenti dissuasivi, presenta un costo e pone un ostacolo. Tutti i referendum anti-traffico (compreso quello da poco votatoa Milano) ottengono un consenso travolgente. La gente è entusiasta e deve fare solo la piccola fatica di andare a votare "sì". Quando poi si tratta di mettere in pratica il proposito largamente condiviso, ognuno si sente urtato, offeso, illegittimamente chiamato in causa: i costi, le scomodità, le fatiche devono sempre essere a carico degli altri. Not in my backyard, not in my box: non nel mio cortile, non nel mio garage... Le discariche fatele altrove, le autostrade che imbocco comodamente costruitele a ridosso delle case altrui, se dovete bucare le montagne andate una vallata più in là, i controlli fiscali sono un' ottima cosa ma se li fanno a me diventano un sopruso, se dovete limitare il traffico privato in città non venite a rompere le scatole proprio a me. Invece le rompono proprioa me,e devo farmene una ragione. La mia macchina ingombra e inquina tanto quanto quelle che maledico quando passo a piedi in una strada ingorgata.

mercoledì 11 gennaio 2012

Area C. Milano cambia davvero

Con la promessa di raccontarvi il mio punto di vista su Area C in maniera più dettagliata, faccio un primo passo riportando tutte le novità che sperimenteremo dal 16 gennaio. Cosa cambia a livello pratico tra Ecopass e Area C? Ecco qui.




Restano invariati i giorni, gli orari e i varchi: Dal lunedì al venerdì (feriali), dalle 7.30 alle 19.30, nei 43 varchi della Ztl Cerchia dei Bastioni (36 per le auto private e 7 a uso esclusivo dei mezzi pubblici).

Titoli d’ingresso giornalieri
Ecopass: Giornaliero 2 euro, Giornaliero 5 euro, Giornaliero 10 euro (in base a classe di inquinamento)
Area C: Giornaliero 5 euro, Giornaliero “veicolo residente” 2 euro (previa registrazione), Giornaliero “veicolo di servizio” 3 euro (previa registrazione), Giornaliero “veicolo di servizio” 5 euro (solo presso i parcometri e previa registrazione)

Titoli di ingresso multipli

Ecopass: Ingresso multiplo 20 euro, Ingresso multiplo 50 euro, Ingresso multiplo 100 euro
Area C: Multiplo giornaliero 30 euro, Multiplo giornaliero 60 euro

Abbonamenti residenti

Ecopass: Annuale 50 euro, Annuale 125 euro, Annuale 250 euro (in base a classe di inquinamento)
Area C: Non sono previsti abbonamenti ma un pacchetto di 40 ingressi giornalieri gratuiti

Accesso senza titolo d’ingresso

Ecopass: Classe I (veicoli Gpl, metano, ibridi ed elettrici), Classe II (auto, merci e autobus benzina Euro 3, 4 e successivi, auto merci e autobus diesel Euro 4 con fap (se installato successivamente, Euro 5) e successivi. Moto e motorini)
Area C: Auto elettriche. Moto e motorini. Fino al 31/12/2012 auto ibride, bifuel, alimentate a metano e Gpl

Accesso con titolo d’ingresso
Ecopass: Classe III (auto, merci e autobus benzina Euro 1 e 2), Classe IV (auto e merci benzina Euro 0, auto diesel Euro 1, 2 e 3, merci diesel Euro 3, autobus benzina Euro 0 e diesel Euro 4, auto e merci diesel Euro 4 senza fap), Classe V (auto diesel Euro 0, merci diesel Euro 0, 1 e 2, autobus diesel Euro 0, 1, 2 e 3)
Area C: Auto benzina Euro 1, 2, 3, 4 e 5, Auto diesel Euro 4 e 5, Fino al 31 dicembre 2012: diesel Euro 3 di residenti e assimilati. Fino al 31 dicembre 2012: diesel Euro 3 veicoli “di servizio”

Divieto d’accesso
Ecopass: Nessuna categoria di veicoli
Area C: Auto diesel Euro 0, 1, 2, 3 (eccetto autorizzati). Auto benzina Euro 0, veicoli di lunghezza superiore a 7 metri