mercoledì 18 aprile 2012

Milano ritrova i suoi spazi abbandonati

A Milano sta succedendo qualcosa di importante. Qualcosa che in molti si aspettavano da tempo e che forse tra qualche anno potremo ricordare come uno dei migliori passi della nuova stagione politica e amministrativa.
Il tema è quello degli spazi abbandonati o sottoutilizzati della città, spazi pubblici o privati, s'intende, metri cubi sottratti per tante ragioni diverse al potenziale creativo, associativo, culturale e imprenditoriale della nostra città.
Il lavoro è cominciato quest'autunno e ha raggiunto una svolta importante con il protocollo d’intesa che il Comune ha siglato a fine marzo con il Diap Politecnico e l’associazione Temporiuso.net, da anni impegnata in un'attività di ricerca e benchmarking delle migliori pratiche europee di riuso temporaneo, nonchè già in progetti operativi sul territorio italiano.
Ma di cosa si parla esattamente? Senza andare troppo lontano, un bell'esempio è costituito da Made in Ma.Ge, un progetto sperimentale di riuso temporaneo degli ex Magazzini Generali Falck di Sesto san Giovanni, rivolto a stilisti, artigiani, designer, associazioni e cooperative attivi nel mondo della moda e design sostenibile. Nel 2010, attraverso un bando, sono stati scelti 15 progetti creativi che ora possono godere di un contratto d’uso temporaneo gratuito della durata di 3 anni. Ai vincitori è stato chiesto un contributo per coprire le spese di mantenimento dello stabile proporzionale allo spazio atelier e laboratorio utilizzato, e per il supporto allo start-up d’impresa da parte di esperti e il coinvolgimento in attività seminariali, eventi e fiere.
La sfida, ora più che mai concreta e possibile, è far sì che anche Milano si rigeneri nei suoi spazi urbani, si riappropri dei luoghi che sembravano persi e si arricchisca dei suoi patrimoni dimenticati.
A che punto siamo, dunque? Con la firma del protocollo d'intesa è iniziato un percorso a cinque fasi.
La prima, in cui ci troviamo ora, è il rinnovo della mappatura dell'offerta di spazi. Entro l'inizio di giugno, insieme ai nove Consigli di Zona verranno organizzate nove biciclettate (la prima domenica 22 in zona 4!) in cui si potranno scoprire e conoscere spazi in abbandono e sottoutilizzati, ma anche associazioni culturali, atelier di designer e artigiani, gallerie d’arte, scuole e teatri già attivi nel promuovere servizi ed attività pubbliche e autorganizzate.
La seconda fase (metà giugno) sarà un workshop internazionale sul riuso temporaneo: una tre giorni con Assessori, Consiglieri, privati, associazioni culturali, cittadini ed esperti internazionali per identificare le vocazioni e le prospettive di riuso degli spazi mappati.
Nella terza fase partiranno i bandi, nella quarta i primi progetti pilota e nella quinta si metterà "a regime" la politica pubblica di riuso temporaneo con un database consultabile di spazi.
Nel frattempo, tutti gli interessati possono già partecipare alla "mappatura della domanda", compilando il form apposito sul sito di Temporiuso (ma solo dopo aver letto il Manifesto per il Riuso Temporaneo!)
Teniamoci aggiornati!!!

2 commenti:

  1. lazzarini che ne pensi di macao?
    baci

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  2. La penso così! http://emanuelelazzarini.blogspot.it/2012/05/macao-tra-sogno-e-realta.html

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